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| | Vista posteriore dello stesso telaio: belle in vista e centralmente vi sono le tre belle valvole allineate di fabbricazione americana (Arcturus) dalla quale la Radiomarelli si serviva per dotare i propri apparecchi delle belle valvole blu, il cui colore era solo per fini commerciali. | |
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| | Ogni valvola reca, sul fronte a bella vista, la decalcomania dello scudetto adottato dalla nota casa milanese per contrassegnare le valvole comunque prodotte da altri. Questo sistema garantiva all'utente che le valvole erano state montate dalla casa e non dal rivenditore. Ogni valvola aveva poi un contrassegno identificativo di colore rosso che le identificava tipologicamente (R = Raddrizzatrice, PZ = Potenza, AF = Alta Frequenza, ecc...). | |
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| | Questa foto chiarisce bene come sia stato sfruttalo lo spazio disponibile sul telaio, praticamente al 100%. | |
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| | Classica targhetta identificativa dell'apparecchio. Apparentemente è identica alle molte note e tipiche applicate a tutti i modelli di apparecchi Radiomarelli dei primi anni '30; in realtà è una rarissima se non unica arrivata fino a noi versione "per esportazione" contrassegnata in inglese (type e non tipo come di solito...).
Infatti questo apparecchio è stato rinvenuto in Francia e guarda caso con la targhetta scritta in inglese. Probabilmente ci troviamo di fronte ad un apparecchio venduto per l'estero. | |
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| | Incredibilmente, come se non bastasse, oltre alla rarità della targhetta scritta in inglese, è ancora presente il piombino di garanzia della Magneti Marelli (stampato sopra vi è il logo dell'azienda impresso) che passa attraverso le speciali viti forate che fissano la targhetta. Purtroppo in Italia, a causa delle molte tipologie di tensioni esistenti sul territorio nazionale e la continua variazione, portavano gli utenti a dover rimuovere periodicamente la targhetta (che cela il cambiatensioni), staccando il piombino, per poter adattare l'apparecchio alle varie tensioni. Invece in Francia, fin dagli anni '20,vi è stabilmente la tensione a 220 volts e quindi il vecchio proprietario non aveva necessità di rimuovere la targhetta, preservando così il piombino. | |
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